CFP: le risposte ai quesiti – 6ª parte

Studio SalvettaArchivio, Fiscal Focus

Il contributo a fondo perduto previsto dal DL Sostegni n.41/2021 continua a suscitare dubbi e incertezze. Prosegue, quindi, la sintesi delle risposte fornite dal nostro Direttore, nella rubrica “Caffè e cornetto”, ad alcuni dei tanti quesiti pervenuti in redazione.

Una ditta individuale che ha attivato la p.iva nel 2020 ma ancora non ha iniziato l’attività perché sta effettuando opere edili per adeguare il locale commerciale, quindi in camera di commercio risulta inattiva, può richiedere il CFP? La risposta è affermativa. A rilevare è la data di apertura che si riferisce alla data della sua attribuzione e non alla data di avviamento dell’attività. Nel caso di apertura della posizione IVA nel 2020, viene completamente a mancare il riferimento “storico” del fatturato 2019. Di conseguenza si avrà diritto al riconoscimento del contributo nella misura minima.

I soggetti che hanno aperto la P.Iva nel 2020 devono indicare nell’istanza il fatturato medio? Posto che chi ha aperto partita IVA nel 2020 si vedrà sempre e solo riconoscere l’ammontare minimo, indipendentemente dal fatturato 2020, non si vede come un’errata o omessa compilazione di tale rigo possa, in questo caso specifico, comportare conseguenze negative per il contribuente o per l’Erario. Tuttavia, è assolutamente consigliabile compilare correttamente anche il campo del valore medio mensile 2020, per evitare inutili problemi.

Una srl costituita il 22 dicembre 2018 che ha iniziato l’attività il 9 gennaio 2019 può richiedere il bonus? La risposta è positiva. Il contributo viene riconosciuto ai soggetti titolari di partita IVA, residenti o stabiliti nel territorio dello Stato, che svolgono attività d’impresa, arte o professione, agli enti non commerciali, ai soggetti titolari di reddito agrario di cui all’articolo 32 del TUIR, che abbiano:

  • un ammontare di ricavi o compensi del 2019 non superiore a 10 milioni di euro,
  • un ammontare medio mensile del fatturato e dei corrispettivi del 2020 inferiore almeno del 30% rispetto all’ammontare medio del 2019.

Una sas che ha cessato l’attività di ristorazione il 31 gennaio 2021, rimanendo comunque iscritta alla camera di commercio, in attesa di riattivarsi quest’estate per la riapertura in un’altra sede, ha diritto al contributo al fondo perduto? La risposta è affermativa. Per l’accesso al contributo è necessario che la partita IVA risulti attiva alla data del 23 marzo 2021.

Un’impresa che ha ricavi esclusivamente da incentivi da produzione energia dal GSE quindi NS ad IVA può chiedere il CFP? Si, può richiedere il contributo.

In caso di apertura di partita iva nel 2018, e nel marzo del 2019 si è avviata un’altra attività, come occorre calcolare l’importo medio dei ricavi? Nell’ipotesi di esercizio di due o più attività per determinare la soglia dei ricavi e la riduzione del fatturato, è necessario fare riferimento, rispettivamente, alla somma dei ricavi e compensi e dei fatturati di tutte le attività esercitate ammesse al contributo a fondo perduto. Pertanto, andrà confrontato il fatturato medio mensile del 2019 con quello del 2020 tenendo conto di entrambe le attività.

Nel conteggio del calo fatturato di un tabaccaio vanno confrontati i valori dei soli aggi dei tabacchi o vanno confrontati i valori al lordo del prezzo di acquisto? Cambia qualcosa se il tabaccaio è in contabilità ordinaria o semplificata? Ai fini del fatturato gli esercenti che svolgono operazioni non rilevanti ai fini dell’Iva, come le cessioni di tabacchi e di giornali e riviste, devono considerare anche l’importo degli aggi relativi a tali operazioni effettuate tra il 1° gennaio e il 31 dicembre del 2019 e del 2020.

Nei calcoli del contributo a fondo perduto i ricavi da slot e videolottery dei bar (che in certi casi sono anche molto alti) come devono essere considerati nel conteggio del fatturato medio? Vanno esclusi in quanto non fatturati? Occorre indicare gli aggi.

Nel fatturato ai fini del decreto sostegno è necessario considerare le fatture emesse del distacco personale? La risposta è affermativa.

Produttore assicurativo del 4° gruppo iscritto al RUI ha diritto al contributo o si configura come intermediario finanziario? Il produttore assicurativo può accedere al contributo in quanto non rientra tra gli intermediari finanziari e società di partecipazione di cui all’articolo 162-bis del TUIR, esplicitamente esclusi dal contributo.

Apertura partita iva a settembre 2020 e attività data subito in comodato gratuito al figlio, la partita iva è aperta, spetta il contributo? La risposta è affermativa. Come già detto in precedenza, nel caso di apertura della posizione IVA nel 2020, viene completamente a mancare il riferimento “storico” del fatturato 2019. Di conseguenza si avrà diritto al riconoscimento del contributo nella misura minima

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Attività di bar data in gestione a marzo 2020 con l’emissione di una fattura mensile per affitto azienda. Rispetto al 2019 la media mensile 2020 è “crollata” in quanto nel 2019 il bar ha avuto incassi molto alti. È corretto effettuare il calcolo nei modi ordinari? La risposta è positiva. Occorre effettuare i calcoli nei modi ordinari