L’annuncio di una possibile semplificazione relativa alla cd. “Comunicazione degli Aiuti Covid-19” comporta interrogativi che riguardano quelle che possono essere le possibili conseguenze in ordine alla gerarchia degli adempimenti in materia di aiuti di Stato, e alle modalità di trasmissione dei dati necessari ad alimentare il RNA.
La preoccupazione, infatti, è quella che un eventuale cambio di modulistica che possa andare ad interessare la “Dichiarazione sostitutiva di atto notorio del rispetto dei requisiti di cui alle sezioni 3.1 e 3.12 del Temporary framework per le misure di aiuto a sostegno dell’economia nell’emergenza epidemiologica da Covid-19”, possa portare con sé la necessità di rivedere i Redditi, e più precisamente il quadro RS.
Chiariamo la problematica, posto che l’incertezza si fonda su basi che possono essere condivisibili; come noto, la presentazione telematica – da effettuarsi entro il 30 novembre 2022 – della “Comunicazione degli aiuti Covid-19”, assolve alle disposizioni di cui all’articolo 1 del D.L. Sostegni, DL 41/2021, laddove viene sostanzialmente detto che a posteriori, ovvero dopo l’erogazione dei contribuiti, si rende necessario autocertificare che tali aiuti sono stati ottenuti nel rispetto della norma, ovvero nel rispetto dei limiti e delle condizioni concordate in sede europea con il cd. Temporary Framework, evidenziando altresì eventuali scostamenti relativi alle soglie, con conseguente obbligo di restituzione.
La “Comunicazione aiuti Covid”, in estrema sintesi, pertanto, è innanzi tutto una autocertificazione, come peraltro chiaramente indicato nella modulistica (Dichiarazione sostitutiva di atto notorio ai sensi dell’art. 47 del dpr n. 445/2000 (da rendere per gli aiuti ricevuti nell’ambito della sezione 3.1 del Temporary e/o sezione 3.12)).
In secondo luogo, e solo in subordine, la stessa comunicazione può assolvere anche ad un’altra, diversa, esigenza, ovvero l’obbligo di comunicazione dei dati utili all’iscrizione dei benefici ottenuti nel RNA, Registro Nazionale Aiuti di Stato. Se si intende utilizzare la “comunicazione” anche quale strumento di comunicazione degli aiuti al RNA, è necessario compilare nel frontespizio della stessa la Forma Giuridica e la Dimensione e, in sede di compilazione del quadro A, indicare settore e codice Ateco per tutti gli aiuti fruiti per i quali tale indicazione è possibile. Così operando, per tali aiuti (e, attenzione, solo per tali aiuti), tutti i dati per il RNA sono resi disponibili all’Amministrazione Finanziaria, e pertanto non è necessario compilare il quadro RS.
Ebbene, come noto, è di questi giorni la notizia che la “Comunicazione” potrebbe essere rivista, semplificando le informazioni da fornire. Già in precedenza ci siamo interrogati in merito a quali potrebbero essere gli aspetti effettivamente semplificabili, giungendo a quella che, a parere di chi scrive, è un’ipotesi attendibile, ovvero mantenere l’autocertificazione, ma con riferimento non agli aiuti elencati nel quadro A, bensì con generico riferimento agli aiuti fruiti, rendendo così superfluo il dover reperire l’elencazione completa degli aiuti ombrello da rendicontare nel citato quadro A.
Tale soluzione andrebbe certamente a snellire, e di molto, l’adempimento, fermo restando che in caso di superamento delle soglie la difficile operazione di rendicontazione degli aiuti in esubero e relativo dettaglio di restituzione non potrebbe essere in alcun modo superata. Fatti salvi questi casi “critici”, eliminare il quadro A porterebbe la stragrande maggioranza dei contribuenti obbligati a compilare la sola autocertificazione, senza ulteriori problematiche, con notevole risparmio di tempo.
In questo ipotetico quadro (ricordiamo che, in concreto, alcuna novità effettiva è stata ad oggi prevista o introdotta), verrebbe tuttavia meno la possibilità di fornire i dati utili per il RNA, visto che gli stessi sono iscrivibili solo nel quadro A.
Da qui la preoccupazione per coloro che hanno già predisposto l’autodichiarazione nella sua interezza, completa di dati per il RNA e che, di conseguenza, per gli aiuti ombrello non si sono preoccupati compilare il quadro RS di Redditi.
Molti lettori, infatti, si sono domandati se una eventuale semplificazione della Comunicazione nel senso ipotizzato potrebbe comportare, quale imprevista ed indesiderata conseguenza, la necessità di riprendere nuovamente il tutto in mano al fine di inserire gli aiuti nel quadro RS.
Ebbene, chiaramente non siamo in grado di prevedere con certezza né se la semplificazione effettivamente sarà introdotta – anzi, francamente, ci pare a questo punto molto improbabile – né in quali termini.
Ci sentiamo tuttavia di considerare come scontato il fatto che coloro che avessero già trasmesso la comunicazione completa di dati per il RNA non saranno chiamati a compilare il quadro RS, visto che tutti le informazioni dovute sono già state fornite, almeno quando ciò era una possibilità prevista.
Certo è che se, ipoteticamente, un domani prossimo la modulistica della autocertificazione venisse modificata senza possibilità di inserire i dati per il RNA, allora coloro che non avessero già trasmesso si troverebbero effettivamente nella condizione di riprendere tutti gli aiuti riconosciuti nel 2021 nel quadro RS di Redditi 2022, salvo che non venisse proposta una versione semplificata della comunicazione in affiancamento a quella più completa, lasciando quindi spazio al contribuente (ed al suo consulente) per effettuare la scelta della strada ritenuta più congeniale.
Per quanto sopra esposto, in questo quadro di assoluta incertezza, si ritiene ragionevole consigliare di trasmettere il prima possibile le eventuali comunicazioni già pronte e corredate dei dati RNA, in modo tale da “mettere in sicurezza” il lavoro sin qui svolto e scongiurare il rischio di dover rivedere il modello Redditi 2022.