Superbonus al 110%: probabile proroga CILAS al 31 dicembre

Studio SalvettaArchivio, Fiscal Focus

Dopo le ultime modifiche apportate dal Decreto Aiuti-quater alla disciplina del Superbonus il Governo sta già ipotizzando di ritoccare la novellata disciplina per porre rimedio a qualche problema operativo inevitabilmente generato dalle variazioni normative intervenute.

Le modifiche alle aliquote del Superbonus – Il Decreto-legge 8 novembre 2022, n. 176Misure urgenti di sostegno nel settore energetico e di finanza pubblica – (GU Serie Generale n. 270 del 18-11-2022), c.d. Decreto Aiuti-quater, oltre ad introdurre misure urgenti in materia di energia elettrica, gas naturale e carburanti, ha apportato nuove modifiche alla disciplina del Superbonus.

Nello specifico il citato decreto prevede una serie di modifiche al comma 8-bis dell’articolo 119 del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34, per effetto delle quali per gli interventi effettuati dai condomini, dalle persone fisiche su edifici composti da due a quattro unità immobiliari distintamente accatastate, anche se posseduti da un unico proprietario o in comproprietà da più persone fisiche, dalle organizzazioni non lucrative di utilità sociale e dalle persone fisiche, al di fuori dell’esercizio di attività di impresa, arti e professioni, su singole unità immobiliari all’interno dello stesso condominio o dello stesso edificio, compresi quelli effettuati su edifici oggetto di demolizione e ricostruzione, la detrazione spetta anche per le spese sostenute entro il 31 dicembre 2025, ma nella misura del 110 per cento per quelle sostenute entro il 31 dicembre 2022 (prima era entro il 31 dicembre 2023), del 90 per cento per quelle sostenute nell’anno 2023, del 70 per cento per quelle sostenute nell’anno 2024 e del 65 per cento per quelle sostenute nell’anno 2025.

In sostanza, il nuovo decreto, per le spese sostenute nell’anno d’imposta 2023, riduce l’aliquota di detrazione fruibile da chi esegue i lavori agevolati del 20% (la stessa passa, infatti, dal 110 al 90%).

La riduzione dell’aliquota dal 110% al 90% con riguardo alle spese sostenute nell’anno 2023, non si applica però agli interventi per i quali, alla data del 25/11/2022, risulti effettuata la comunicazione di inizio lavori asseverata (CILA), ovvero, per gli interventi comportanti la demolizione e la ricostruzione degli edifici, per le quali risultino avviate le relative formalità amministrative per l’acquisizione del titolo abilitativo.

Quindi, in base alla disciplina attualmente in vigore, per coloro che non saranno riusciti a depositare la Cilas entro lo scorso 25 novembre 2022 sfuma definitivamente la possibilità di agevolare le spese sostenute nel 2023 con la detrazione fiscale al 110%, dal 1° gennaio 2023, infatti, la detrazione d’imposta fruibile per le spese afferenti il Superbonus scenderà al 90%, come previsto dal Decreto Aiuti quater.

La corsa al deposito del titolo abilitativo – Proprio per rispettare la citata scadenza del 25 novembre inevitabile è stata, negli scorsi giorni, la corsa al deposito del titolo abilitativo, corsa che gioco forza ha determinato un sovraccarico di richieste presso gli uffici comunali.

Ma i siti delle amministrazioni comunali non sempre hanno permesso a tutti di rispettare i termini, in molti comuni, infatti, a causa del sovraccarico delle richieste non è stato più possibile caricare i documenti sui siti.

Ebbene, è notizia di queste ore quella secondo la quale il Governo avrebbe già in programma una modifica al fatidico termine del 25 novembre che dovrebbe in qualche modo porre rimedio al problema operativo da ultimo illustrato.

Secondo le informazioni trapelate, infatti, sarebbe tra le ipotesi al vaglio dell’esecutivo quella di posticipare il deposito delle Cilas almeno al 31 dicembre 2022 in modo da consentire a coloro che non erano riusciti, per problemi tecnici, a rispettare la vecchia scadenza di rientrare nella proroga.

L’ultima parola in materia però spetta al ministero dell’Economia che dovrà verificare le coperture finanziarie per la modifica in parola.