Circolari Oneri e Spese: con abissale ritardo è arrivata la seconda parte

Studio SalvettaArchivio, Fiscal Focus

Come ricorderemo, giovedì 7 luglio era stata pubblicata la consueta “mega circolare” oneri e spese, che ogni anno l’Agenzia delle Entrate mette a punto – con immancabile e inaccettabile ritardo – al fine di fornire una raccolta ordinata della prassi in materia, finalizzata a fornire una “guida” di compilazione e verifica del modello 730, ma certamente utile anche per i Redditi. Quest’anno tale circolare, la nr. 24/E, oltre ad essere stata pubblicata dopo il primo termine di versamento dei Redditi e a canale di trasmissione del 730 abbondantemente aperto, aveva riservato una ulteriore sorpresa: si trattava solo di una “parte uno”, poiché tutti i chiarimenti in ordine alla galassia (anzi, di più, all’universo) dei bonus edilizi era stata rinviata ad una “parte due” da pubblicarsi. Finalmente, il 25 luglio (!) anche tali aspetti sono stati oggetto di pubblicazione. Alle 362 pagine della Circolare 24/E/2022, vanno pertanto ora ad aggiungersi le ulteriori 187 pagine della Circolare 28/E del 25 luglio 2022.

La seconda parte della circolare è interamente dedicata alle detrazioni pluriennali relative a spese sostenute per il recupero edilizio. Per ciascuna categoria di spese sono richiamati gli aspetti generali, ivi compresi i possibili beneficiari, e le alternative all’esercizio della detrazione in Redditi, ovvero la cessione del credito o il contributo sotto forma di sconto, ed i casi di trasferimento della detrazione. Ulteriormente, a seconda dell’agevolazione, la Circolare va a toccare ulteriori aspetti:

  • spese per interventi di recupero del patrimonio edilizio: adempimenti e documentazione necessaria per fruire dell’agevolazione, la corretta intestazione dei documenti di spesa, i limiti di detraibilità e la cumulabilità con altre agevolazioni. Ed ancora, gli interventi che danno diritto alla detrazione, i titoli abilitativi, ed il caso dell’acquisto di unità immobiliare facente parte di fabbricati interamente ristrutturati;
  • sisma bonus: gli interventi sulle parti comuni degli edifici, la cumulabilità della detrazione con i contributi pubblici per la riparazione o ricostruzione di edifici danneggiati da eventi sismici e le spese sostenute per l’acquisto di case antisismiche;
  • bonus verde: i limiti di detraibilità e le modalità di pagamento;
  • bonus facciate: interventi ammessi ed il caso degli interventi influenti dal punto di vista termico, i limiti di detraibilità e la cumulabilità con altre detrazioni, adempimenti e documentazione necessaria per fruire dell’agevolazione;
  • colonnine di ricarica: limiti di spesa, modalità di pagamento, documentazione da controllare e conservare;
  • bonus mobili: le condizioni per usufruire della detrazione, le tipologie di beni agevolabili, i limiti di detraibilità, le modalità di pagamento ammesse e la documentazione da conservare. Infine, la trasmissione all’ENEA dei dati relativi all’acquisto di elettrodomestici;
  • eco bonus (interventi finalizzati al risparmio energetico): limiti di detraibilità, edifici interessati e tipologia di interventi ammessi alla detrazione nonché gli interventi sulle parti comuni di edifici;
  • interventi di riqualificazione energetica di edifici esistenti;
  • interventi sull’involucro degli edifici esistenti;
  • installazione di pannelli solari;
  • sostituzione di impianti di climatizzazione invernale;
  • acquisto e posa in opera di schermature solari;
  • acquisto e posa in opera di impianti dotati di generatori di calore alimentati da biomasse combustibili;
  • acquisto, installazione e messa in opera di dispositivi multimediali per controllo da remoto – Building Automation;
  • interventi sull’involucro di parti comuni degli edifici condominiali esistenti;
  • interventi sulle parti comuni di edifici di riqualificazione energetica e misure antisismiche con passaggio ad una o a due classi di rischio inferiore.

Per quanto riguarda il risparmio energetico, si segnala l’utile prospetto riassuntivo fornito a partire da pagina 120, nonché gli approfondimenti relativi all’attestato di prestazione energetica e gli adempimenti ENEA.

Non poteva mancare il Superbonus 110%, che chiude la raccolta di prassi. Presente un’ampia disamina a tutto tondo, ivi inclusa la delicata questione del visto di conformità.

In conclusione, un documento interessante, ma la cui utilità poteva essere decisamente superiore se il suo rilascio fosse stato tempestivo.
Certo, lascia un po’ di amaro in bocca il leggere che la “raccolta è il frutto del lavoro svolto da un tavolo tecnico istituito tra l’Agenzia delle Entrate e la Consulta nazionale dei CAF per elaborare un compendio comune utile: – per gli operatori dei CAF e per i professionisti abilitati all’apposizione del visto di conformità sulle dichiarazioni presentate con le modalità di cui all’art. 13 del decreto del Ministro delle finanze del 31 maggio 1999, n. 164, come previsto dall’art. 2, comma 1, del medesimo decreto; – per gli stessi uffici dell’Amministrazione Finanziaria nello svolgimento dell’attività di assistenza e di controllo documentale ex art. 36-ter del decreto del Presidente della Repubblica 29 settembre 1973, n. 600”.

Per mettere ordine nelle regole del gioco, evidentemente, i professionisti non sono stati considerati necessari. D’altra parte, anche l’indicazione dei righi relativi ai vari bonus viene fatta avendo riguardo al quadro E del modello 730, e non – o quantomeno, non anche – al modello Redditi. Tutto sommato, ciò è coerente con lo scopo della Circolare, che sostanzialmente è quello di guidare alla compilazione ed alla verifica del 730.

Ma allora, come evitare di chiederci (con un accenno di sarcasmo): “Ma come? Ma non era tutto semplice e precompilato?”