Semplificazione… e come no! Giovedì 7 luglio, con i primi modelli 730 abbondantemente trasmessi, e ben oltre il termine per il versamento delle imposte senza maggiorazione dello 0,4%, è stata pubblicata la Circolare dell’Agenzia delle Entrate nr. 24/E, avente ad oggetto i principali documenti di prassi relativi alle spese che danno diritto a deduzioni dal reddito, detrazioni d’imposta, crediti d’imposta e altri elementi rilevanti per la compilazione della dichiarazione dei redditi delle persone fisiche e per l’apposizione del visto di conformità per l’anno d’imposta 2021.
Se la memoria non ci inganna, era girata voce che quest’anno la circolare “monstre” sarebbe arrivata: 1) in tempo utile; 2) snellita nei contenuti. Evidentemente, qualcosa (ancora una volta) non ha funzionato.
Delle tempistiche abbiamo già detto, ed anche un profano può facilmente comprendere quanto sia irragionevole fornire un lavoro tanto articolato (e diciamolo, teoricamente anche utile), ma di fatto inutilizzabile. Una raccolta di prassi così poderosa, infatti, avrebbe un senso solo se pubblicata con nettissimo anticipo sulle scadenze, e invece, ogni anno, la storia si ripete.
Quanto ai contenuti, dobbiamo dare atto che effettivamente uno snellimento (apparente) è presente. Infatti, il medesimo documento di prassi, ma relativo all’anno di imposta 2020, era stato pubblicato il 25 giugno 2021 – perlomeno prima della scadenza! – e tale documento, Circolare 7/E/2021, constava di 539 pagine.
Come non gioire, quindi, all’apertura del nuovo “circolarone”? Ammettiamolo, la prima cosa che probabilmente ciascuno di noi ha fatto è stata quella di leggere il numero di pagine: solo 362. Tuttavia, i festeggiamenti sono quanto meno prematuri, perché quest’anno il circolarone si fa in due!
Le 362 pagine ora rilasciate, infatti, rappresentano una trattazione sistematica delle disposizioni normative e delle indicazioni di prassi riguardanti ritenute, oneri detraibili, deducibili e crediti di imposta, anche sotto il profilo degli obblighi di produzione documentale da parte del contribuente al Centro di assistenza fiscale (CAF) o al professionista abilitato, e di conservazione da parte di questi ultimi per la successiva produzione all’Amministrazione finanziaria.
Manca però all’appello l’enorme mondo dei bonus edilizi e affini che, come apprendiamo dalla lettura del documento, saranno oggetto di separata trattazione, in un documento di prassi interamente dedicato alle detrazioni pluriennali relative ad immobili (recupero del patrimonio edilizio, Sisma bonus, Bonus verde, Bonus facciate, Ecobonus e Superbonus).
In attesa di scoprire il numero di pagine del “circolarone parte 2”, possiamo comunque dilettarci nella consultazione della prima parte, stesa nell’ottica di elaborare un documento unico, cui dovranno fare riferimento sia gli operatori dei CAF ed i professionisti abilitati all’apposizione del visto di conformità sulle dichiarazioni presentate con le modalità di cui all’art. 13 del decreto del Ministro delle finanze del 31 maggio 1999, n. 164, come previsto dall’art. 2, comma 1, del medesimo decreto, sia gli uffici dell’Amministrazione finanziaria nello svolgimento dell’attività di assistenza e di controllo documentale ex art. 36-ter del decreto del Presidente della Repubblica 29 settembre 1973, n. 600.
Particolarmente utile potrebbe risultare l’analisi che viene effettuata in ordine alla documentazione da produrre / esibire in caso di controllo, soprattutto alla luce del fatto che viene detto che “in sede di controllo documentale, possono essere richiesti soltanto i documenti indicati nella circolare, salvo il verificarsi di fattispecie non previste”.
Peccato che, con ogni probabilità, nessuno avrà il tempo di leggere le informazioni fornite con la dovuta attenzione (o, più probabilmente, non saranno lette affatto), e che il “circolarone parte 1” finirà archiviato da qualche parte, in attesa del “circolarone parte 2”, destinato anch’esso all’oblio; salvo poi vederlo riemergere in caso di controllo, sguainato come una spada e puntato dritto verso il contribuente.