Sospensione delle cartelle: a quando il provvedimento?

Studio SalvettaArchivio, Fiscal Focus

Il 1° settembre sono ripartite le attività di notifica delle cartelle esattoriali e degli altri atti della riscossione per il versamento delle somme scadute prima dell’8 marzo 2020, attività che, come noto, erano state sospese in considerazione del periodo emergenziale sino allo scorso 31 agosto 2021.

Sempre dal 1° settembre, inoltre, sono stati scongelati anche i termini per i pagamenti delle rate sospese per il medesimo periodo.

Si ricorda, infatti, che in occasione della conversione in legge del D.L. n. 73/2021, c.d. Sostegni bis, erano state introdotte due specifiche disposizioni in materia di riscossione delle imposte, finalizzate, l’una a posticipare nuovamente il termine di pagamento delle cartelle esattoriali sospese a far data dall’8 marzo 2020, e l’altra a regolamentare con un nuovo calendario il versamento delle somme dovute in base alle precedenti definizioni agevolate, nello specifico la rottamazione e il saldo e stralcio.

Si fa riferimento, in particolare all’ intervento sulle disposizioni di cui all’art. 68, comma 1, del D.L. n. 18/2020 in materia di sospensione dei versamenti dovuti in base alle cartelle esattoriali nonché in base agli avvisi di cui agli artt. 29 e 30 del D.L. n. 78/2010. La sospensione in questione ha operato nello specifico dall’8 marzo 2020 sino al 31 agosto 2021.

Un ulteriore intervento ha riguardato, invece, la rimodulazione del calendario dei versamenti previsti in base alla rottamazione e saldo e stralcio contenuto nell’art. 68, comma 3 del D.L. n. 18/2020.

Dal 1° settembre 2021 la riscossione è stata invece ufficialmente “riattivata” e infatti ci giungono in redazione notizie circa la notifica ai contribuenti delle prime intimazioni di pagamento.

Tuttavia, proprio mentre i contribuenti stanno già ricevendo le prime notifiche, pare consolidarsi sempre di più l’idea di una nuova proroga del periodo di sospensione.

Secondo quanto previsto dall’Ordine del Giorno approvato alla Camera il 9 settembre 2021, il Governo sta infatti valutando l’opportunità di prevedere sia un piano straordinario per prorogare ulteriormente i termini delle notifiche delle cartelle esattoriali riferite al periodo emergenziale, sia una nuova definizione agevolata dei carichi iscritti a ruolo; si parla infatti di una rottamazione quater eventualmente accompagnata da una nuova edizione della definizione delle liti pendenti.

Accanto all’ennesima proroga dei termini di notifica degli atti di riscossione sembra prendere sempre più forma in atri termini l’ipotesi di una nuova Pace fiscale.

Si tratta certamente di buone notizie per i contribuenti in quanto, come più volte evidenziato sulle pagine di questo quotidiano, l’accavallarsi del numero di rate scadute da ottemperare entro il 30 settembre per effetto dell’interruzione della lunga sospensione genererà certamente problemi di liquidità a tutti coloro che si troveranno a dovere versare ingenti somme per non incorrere in non volute decadenze.

Ad oggi, tuttavia, non ci sono notizie ufficiali per cui chi riceve gli atti di riscossione è tenuto ad onorare i versamenti richiesti e chi è tenuto al pagamento delle rate scadute deve raccogliere le somme necessarie per ottemperare ai pagamenti dovuti.

L’approvazione dell’Ordine del Giorno da parte della Camera non ha, infatti, alcun effetto dispositivo. Si tratta per lo più di un’indicazione al Governo, sicuramente rilevante considerando l’ampio consenso con cui è stato accolto ma non rappresenta nulla di vincolante.

Restano quindi in vigore le date del 1° settembre, giorno in cui è ripartita in modalità graduale l’attività di notifica delle cartelle rientrate nel periodo di sospensione, e quella del 30 settembre, termine per pagare le rate sospese delle dilazioni in corso e quelle dovute originariamente nel mese di luglio 2020 per la pace fiscale.

Non appare ultroneo precisare che risulta doveroso, nel rispetto del fondamentale principio della certezza del diritto, diramare quanto prima notizie più certe sull’argomento al fine di non sommare alle incertezze e alle difficoltà causate dalla pandemia ulteriori incertezze dovute alle vicende politiche.